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Telegram pubblica i termini e condizioni per i client alternativi

Ecco quali sono le condizioni poste da Telegram e cosa rischiano gli sviluppatori se non rispettano le regole

Irangram, uno dei client alternativi a Telegram per sistemi operativi desktop — fotografia di Martin Ligabue, licenza CC-BY-SA 4.0

Durov ha annunciato con un post sul suo canale l’arrivo dei nuovi termini e condizioni per i client alternativi. I client alternativi che usano le API di Telegram sono moltissimi e svariati.

Uno dei più famosi è l’iraniano Mobogram che sarà costretto (insieme ad altri client) a disattivare la ghost mode, ma andiamo ad esaminare nel dettaglio cosa dicono questi ToS.

Vietato interferire

Il punto principale dei ToS è proprio questo:

1.4. It is forbidden to interfere with the basic functionality of Telegram. This includes but is not limited to: making actions on behalf of the user without the user‘s knowledge and consent, preventing self-destructing content from disappearing, preventing last seen and online statuses from being displayed correctly, tampering with the ’read‘ statuses of messages (e.g. implementing a “ghost mode”), preventing typing statuses from being sent/displayed, etc.

Significa che è vietato interferire con le funzionalità base di Telegram e parla esplicitamente di Ghost Mode.

In un suo tweet Durov ci aveva anticipato questa imposizione. Infatti diceva che Mobogram fosse poco aggiornato (e lo è, visto che si riferiva ad una “falsa” versione pubblicata sul Play Store) che questi client avrebbero dovuto rimuovere funzionalità come la Ghost Mode.

È innegabile, comunque, che Mobogram (l’app originale ma anche l’app “finta” del Play Store) non rispetti i termini con cui è condiviso Telegram perché non ha a sua volta rilasciato il codice sorgente modificato mentre la GNU GPL 2.0 parla chiaro. La stessa cosa è stata fatta da altri client iraniani.

Monetizzazione

Un’altra parte dei ToS parla di monetizzazione e dice che i developer possono monetizzare la propria applicazione attraverso annunci o in altri modi legittimi, se menzionano il tutto nella descrizione dell’app negli store.

3.1. Developers are allowed to monetize their coding efforts through advertising or other legitimate means.
3.2. If you decide to monetize your app, you must clearly mention all the methods of monetization that are used in your app in all its app store descriptions.

Come Telegram si difenderà dalle violazioni dei ToS

Gli ultimi punti dei ToS parlano chiaro:

4.1. If your app violates these terms, we will notify the Telegram account responsible for the app about the breach of terms.
4.2. If you do not update the app to fix the highlighted issues within 10 days, we will have to discontinue your access to Telegram API and contact the app stores about the removal of your apps that are using the Telegram API in violation of these terms.

Dicono che nel caso in cui un app violi in qualsiasi modo questi ToS l’accesso alle API verrà bloccato (con la revoca del token) e Telegram stessa chiederà agli store di rimuovere l’app.

Telegram ha mandato il 30 agosto 2017 una comunicazione agli sviluppatori registrati dicendo:

Ciao, nome. Stai ricevendo questo messaggio perché sei il creatore dell’app nomeapp (api_id = api_id) che utilizza l’API di Telegram. Abbiamo recentemente aggiornato i Termini di Servizio per l’utilizzo della nostra API da parte dei client di terze parti.

Per favore assicurati che la tua app sia pienamente conforme a queste regole: https://core.telegram.org/api/terms

Le app che violano i Termini di Servizio saranno rimosse dagli app store e l’accesso all’API di Telegram sarà negato.

Maggiori dettagli:
https://t.me/durov/58

Molto probabilmente i 10 giorni partono dalla data di invio dei messaggi, che sono arrivati in contemporanea a tutti gli sviluppatori registrati (almeno a quelli italiani).

Gli altri punti dei termini parlano sostanzialmente di quanto già detto: l’app non può contenere il nome “Telegram” nel nome a meno che non sia seguito dalla scritta unofficial, non potrà usare il logo di Telegram e dovrà rispettare i criteri di sicurezza.

Al momento, però, non tutti i client si sono adeguati.


Le citazioni dai termini di servizio di Telegram non rientrano sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 ma sono citati per diritto di critica e di citazione.

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Telegram

Rilasciato Telegram 4.2: reintrodotte le bio, ma con alcune limitazioni

La versione 4.2 di Telegram introduce diverse novità.

Ecco qui l’articolo che le riunisce tutte basato, in parte, sull’articolo ufficiale del blog di Telegram.

Telegram come Snapchat e ritornano le Bio

È stata introdotta la possibilità di inviare foto e video con autodistruzione come su Snapchat, è stato ridisegnato e migliorato il photo editor ma soprattutto è stata re-introdotta la possibilità di inserire una breve biografia. Infatti, come testimonia questa guida scritta da OpenTelegramItalia, era possibile già in passato (ma in un modo più complicato) impostare una propria bio. Questa bio apparirà anche nella propria scheda profilo online (su link t.me/username) introdotta da poco per canali e bot (e con questo aggiornamento per gli user).

Ci sono delle limitazioni, però. Infatti, il numero massimo di caratteri è di 70. Paradossalmente, il numero massimo di caratteri per il nome ed il cognome è di 256 (molto più alto della bio!).

Inoltre, @TGbeta (canale autorevole su Telegram) comunica che eventuali username inseriti nelle proprie bio e nelle bio dei bot non saranno cliccabili su Android e iOS mentre gli username nelle bio dei bot (e solo quelli) saranno cliccabili su Telegram Desktop e sull’edizione specifica per macOS.

Messaggio di @TGbeta © @TGbeta, immagine NON sotto CC-BY-SA, di proprietà esclusiva dell’autore. Utilizzo in fair use

CDN: download più veloci

Un’altra novità introdotta dall’aggiornamento è un Content Delivery Network per i canali con più di 100.000 membri. Attraverso questo sistema, il cui funzionamento è stato descritto da Telegram in questo articolo dedicato, i contenuti (immagini e video) saranno scaricati più velocemente. Infatti, un CDN ha vari nodi distribuiti in tutto il mondo che consentono di raggiungere più velocemente l’utente e che evitano il sovraccarico di richieste per il server principale.

Una di questi nodi sarà posizionato in Iran perché è uno dei Paesi con i canali più grandi. I server rimarranno dove stanno.

One more thing, come diceva Steve Jobs e come ora ha detto Durov, la barra degli sticker è stata allargata.

Rapido rilascio dei sorgenti

Ogni aggiornamento Telegram deve rilasciare il codice sorgente delle varie edizioni dell’applicazione per consentire agli sviluppatori terzi (quelli che creano i cosiddetti client alternativi) di aggiornare anche le loro applicazioni. Purtroppo, molto spesso Telegram rilascia i codici sorgenti con molto ritardo ritardando, di conseguenza, l’aggiornamento degli altri client.

Ebbene, in questo caso i sorgenti sono stati rilasciati poco prima del rilascio dell’aggiornamento (come detto nel commento al rilascio su Github).


Pubblicato originariamente su mait.tech dal sottoscritto il 20 luglio 2017, il blog è stato chiuso di recente per ragioni che vi spiegherò in un post successivo.

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Guide Informatica

Ricevere le email su Telegram con IFTTT

In questa guida impareremo a ricevere la nostra posta elettronica direttamente su Telegram attraverso il bot IFTTT

Requisiti

  • Account di posta elettronica Gmail (Google) oppure inoltro automatico attivo su account Gmail
  • Bot IFTTT su Telegram attivato e configurato

Attenzione: se avete un account di posta con un altro provider (come Microsoft, Virgilio, Libero o mail su proprio server) non sarà possibile ricevere le email su Telegram a meno che non si imposti l’inoltro automatico sulla propria casella Gmail.

Procedimento

  1. Aprire l’app oppure il sito di IFTTT, poi selezionare il + o cliccare sul proprio nome, aprendo il menu a tendina e cliccando New Applet
In alto a destra selezioniamo “new applet”

2. Cliccate il grande + vicino a this, nella schermata successiva cercate Gmail nella barra di ricerca e selezionatelo

Selezionate Gmail

3. Una volta selezionato Gmail, se non avete ancora connesso il vostro account, cliccate su Connect

Se l’account non è stato ancora connesso, selezioniamo “Connect”.

3bis. Nella finestra successiva accedi a Google inserendo email e password o seleziona il tuo account o, ancora, salta questo passaggio se hai già effettuato l’accesso

Nel mio caso, ho già effettuato l’accesso e devo selezionare l’account

3ter. Nella finestra successiva, clicca Consenti per collegare IFTTT alla posta elettronica

Clicca il tasto blu

4. Ritorna nella finestra di IFTTT. Qui potrai scegliere la soluzione più adatta a te. In questa guida sceglieremo di inoltrare tutte le mail a Telegram, ma potrete anche scegliere un criterio. Procedete alla scelta di Any new email in inbox se desiderate che arrivino tutte le email.

In questa guida procederemo con il selezionare l’ultimo riquadro a destra della prima fila

5. Adesso, ritorneremo alla schermata iniziale. Premiamo il grande + vicino a that. Poi cerchiamo e selezioniamo Telegram

Scegliamo Telegram

6. Nella schermata successiva clicchiamo Send Message

Selezioniamo il secondo riquadro, “Send Message”

7. Nel menu di configurazione (la schermata che appare cliccando il riquadro) impostiamo i parametri. Di seguito i parametri che consiglio di impostare

Target Chat: Private Chat with @IFTTT
Message Text:
<b>Nuova Email!</b>
Da: {{FromAddress}}<br><br>
Oggetto: {{Subject}}<br><br>
Allegati: {{FirstAttachmentFilename}} {{FirstAttachmentPrivateURL}}
Data: {{ReceivedAt}}<br><br>
{{BodyPlain}}
Include web page preview?: Yes

Una volta configurati i parametri come preferiamo (quelli sopra sono quelli suggeriti), clicchiamo Create action.

Fatto!

8. Nella schermata successiva, disattiviamo Recive notifications when the applet runs (togliamo la spunta) e clicchiamo Finish.

Mi raccomando a togliere la spunta se non volete fastidi 🙂 Premiamo Finish

9. Finito! Il nostro applet è pronto e riceveremo le prossime mail in Telegram tramite il bot IFTTT (che deve essere attivato e collegato all’account IFTTT con cui abbiamo creato l’applet).

Licenza CC-BY-SA 4.0

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Guide Informatica

Aumentare il volume della suoneria quando si torna a casa con IFTTT

Avete sempre voluto evitare questo passaggio? Grazie ad IFTTT procederà tutto in automatico

In questa guida impareremo a far aumentare automaticamente la suoneria ogni qual volta il nostro telefono si connette ad una determinata rete Wireless (quella di casa o dell’ufficio, ad esempio).

Requisiti:

  • Rete Wi-Fi
  • Smartphone Android con Wi-Fi attivo e collegamento automatico
  • App IFTTT installata

Procedimento

  1. Aprire l’app oppure il sito di IFTTT, poi selezionare il + o cliccare sul proprio nome, aprendo il menu a tendina e cliccando New Applet
In alto a destra, selezionare “New Applet”

2. Cliccate il grande + vicino a this, nella schermata successiva cercate Android Device nella barra di ricerca e selezionatelo

Scegliere “Android Device” che corrisponde ad un’interazione con un dispositivo Android.

3. Scegliete, nel menu che si presenta, il riquadro con scritto Connects to a specific Wi-Fi network

Scegliamo il terzo riquadro da sinistra

4. Inserite nella pagina che si presenta l’SSID (il nome) della rete Wi-Fi che preferite (una volta connessi a quella, verrà aumentato il volume della suoneria) Il nome va inserito correttamente rispettando maiuscole e minuscole.

Inseriamo esattamente e correttamente, con attenzione, includendo maiuscole, minuscole, spazi e trattini, il nome della nostra rete wi-fi che vogliamo che faccia “scattare” il meccanismo

5. Cliccate Create trigger. Nella schermata successiva selezionate il + vicino a that. Cercate sempre Android Device come prima e selezionatelo

Stessa identica cosa

6. Nella schermata che appare, selezionate Set ringtone volume

Sarebbe il primo riquadro della seconda colonna

7. Una volta cliccato sul riquadro IFTTT chiederà di indicare il volume desiderato della suoneria. Noi abbiamo indicato 100%, voi selezionate quello che preferite.

Dal menu a tendina possiamo selezionare diversi volumi, scegliete voi quello più adatto alla vostra situazione

8. Cliccate Create action e poi Finish. Prima di cliccarlo vi consigliamo di disattivare (togliere la spunta) a Receive notifications when this Applet runs.

Togliamo la spunta per evitare problemi ed infine clicchiamo “Finish”

9. Abbiamo finito! L’applet funzionerà sui telefoni Android dove è stata installata l’app IFTTT ed è stata connessa con il nostro account.

Per ottenere l’effetto inverso (diminuire il volume quando ci si disconnette dalla rete Wi-Fi di casa) basta scegliere al passaggio 3 Disconnects from a specific Wi-Fi network ed al passaggio 7 modificare il valore impostando 0%. Si possono trovare molte altre combinazioni


Originally published at telegra.ph on December 29, 2016 per conto di OTI NETWORK. Licenza CC-BY-SA 4.0