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Configurare un gateway tra IRC e Telegram

Guida completa in italiano per utilizzare Teleirc

Come possiamo creare un gateway di collegamento tra IRC (sistema per chat testuali in giro da un po’ di anni) e Telegram (app di messaggistica nata nel 2013)? Creare una cosa del genere può esserci per esempio utile nel caso in cui abbiamo un canale IRC ed uno Telegram sullo stesso argomento/per lo stesso progetto e non vogliamo disperderne i messaggi.

Per questo tutorial utilizzeremo Teleirc di FruitieX, anche se ci sono diversi fork e versioni simili (come quello di RITlug) su Ubuntu 16.04 LTS (tramite Droplet di DigitalOcean).

Per comodità

Registriamoci, clicchiamo “Create droplet” e selezioniamo i dettagli.

Passaggi preliminari

Prima di tutto, installiamo node.js. Utilizziamo il nostro package manager. Qui una guida che spiega come installarlo su tutti i vari sistemi.

In questo articolo vedremo solo come fare su Debian e derivati (per esempio Ubuntu) e per Enterprise Linux e Fedora.

Per Debian e derivati

Diamo i due comandi:

curl -sL https://deb.nodesource.com/setup_6.x | sudo -E bash -
sudo apt-get install -y nodejs

Secondo la guida ufficiale, su Ubuntu è necessario dare anche questo comando:
sudo apt-get install libicu-dev

Per Enterprise Linux e Fedora

Diamo inizialmente il comando:

curl --silent --location https://rpm.nodesource.com/setup_6.x | sudo bash -

Dopo installiamo con sudo yum -y install nodejs

Verifica dell’installazione

Per controllare di averli installati correttamente, verifichiamo la loro effettiva presenza:

node -v
npm -v

Aggiornamento di NPM

Nonostante sia installato automaticamente con Node.js, può essere utile aggiornare NPM all’ultima versione.

npm install npm@latest -g

Installazione di Teleirc

Installiamo Teleirc digitando sudo npm install -g teleirc

Subito dopo creiamo il file di configurazione teleirc --genconfig, se ci sono problemi in questa fase usiamo il fixme dell’autore digitando mkdir ~/.teleirc

Problemi supplementari

Ebbene, durante l’installazione di teleirc possono verificarsi degli errori, uno di questi riguarda node-gyp. Se vi capita un errore del genere, seguite la procedura:

Aggiornamento di Node.js e npm

sudo npm cache clean -f
sudo npm install -g n
sudo n 4.4.5
sudo npm install npm -g

Rimozione di moduli node-gyp addizionali

sudo npm uninstall node-gyp -g
sudo npm uninstall node-gyp

(Grazie Kala725, soluzione presa da lui qui.)

Configurazione di Teleirc

Se siamo riusciti ad eseguire l’installazione senza problemi procediamo ad eseguire la configurazione.

Creazione e configurazione del bot Telegram

Prima di tutto creiamo il bot su BotFather. Creiamo il nostro bot digitando /newbot e seguendo la procedura. Poi copiamo il token ricevuto nel messaggio ed incolliamolo nel file di configurazione che vedremo in questo passaggio.

Trovate qui un video su come personalizzarlo mentre qui un elenco già pronto di comandi da impostare (basta copiare ed incollare) quando si fa /setcommands.

Poi digitiamo /setprivacy, scegliamo il nome del nostro bot e clicchiamo Disable. In questo modo consentiremo al nostro bot Telegram di leggere i messaggi che inviamo nel gruppo e di inviarli a teleirc.

Configurazione di Teleirc

Facciamo cd ~/.teleirc ed apriamo dal nostro editor di testo preferito (io uso nano) il file config.js.

Per comodità ecco il comando nano config.js.

A questo punto ci ritroveremo con questo file di base di nome config.js, questa è una mia traduzione dei commenti fatta sulla base dell’ultima versione ad oggi. Vi consiglio di guardare sempre il repository ufficiale per la versione aggiornata.

Una volta che abbiamo configurato correttamente il bot, salviamo il file ed eseguiamo il comando teleirc. Finalmente, dopo tante peripezie, abbiamo fatto partire questo bot.

Vedrete entrare il bot con l’username che gli avete dato nel canale IRC che avete impostato.

Ma non è finita qui!

In alcuni casi, il bot potrebbe non aver acquisito correttamente il chatID del nostro gruppo e potrebbe richiederlo insistentemente su IRC. In questo caso dobbiamo inviare un messaggio qualsiasi sul nostro gruppo Telegram, eventualmente menzionando il bot utilizzando @usernamedelbot (quello che abbiamo impostato su BotFather).

Una volta aver visto il primo messaggio recapitato e nessun segnale controverso durante la sessione SSH (quindi vedendo solo uno spazio vuoto sotto al processo senza altri interruzioni e senza possibilità di eseguire altri comandi).

GNU screen

Ma se si chiudesse la sessione SSH? In questo caso non avremmo la possibilità di mantenere attivo il bot. Ci viene in aiuto GNU screens, ottimo strumento.

Digitiamo screen e subito dopo premiamo invio (ci uscirà una schermata di presentazione). Infine si aprirà una normalissima finestra SSH. Lì potremo digitare tutti i comandi che vogliamo che rimarranno in esecuzione anche dopo la chiusura del terminale (Attenzione! Chiudete il terminale, non killate la sessione)

Per recuperare la sessione basta digitare screen -r mentre per recuperare un elenco delle sessioni (per poi recuperarle se sono più di una) basta digitare screen -ls.

Con il riavvio le sessioni però si interromperanno.

Per questo motivo potete creare servizio per systemd, da posizionare in /etc/systemd/system, trovate un esempio dell’autore qui.

Note finali

Per accedere al gruppo di supporto di teleirc, basta ottenerne il link dando il comando teleirc --join-tg .

Per risolvere eventuali problemi, è possibile far entrare teleirc in modalità “verbose”, in modo che riporti tutti i log, anche quelli di debug, avviandolo con questo comando: teleirc -vvv.

È importante non terminare il processo forzatamente, ma chiuderlo solo con CONTROL + A.

Cosa importantissima, se riscontrate dei malfunzionamenti di qualsiasi tipo che riguardano l’invio dei messaggi da Telegram a IRC (Telegram =>IRC) vi consiglio di togliere e riaggiungere il bot, dopo aver verificato su @BotFather che l’opzione /SetPrivacy per il vostro bot sia su False.. Altra cosa importante, se non gradite che vengano caricate le immagini sul server, potete far sì che vengano caricate su Imgur, trovate una guida ufficiale qui.

È possibile anche impostare una regex per selezionare solo specifici messaggi da inoltrare da IRC a Telegram (e viceversa) e quali no. Trovate l’opzione alla fine del file di configurazione.


Spero che questa guida vi sia stata utile, è stata scritta qualche tempo fa quindi perdonate eventuali refusi e informazioni poco aggiornate! Fatemi sapere nei commenti come è andata e se state riscontrando problemi.

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Telegram

Telegram pubblica i termini e condizioni per i client alternativi

Ecco quali sono le condizioni poste da Telegram e cosa rischiano gli sviluppatori se non rispettano le regole

Irangram, uno dei client alternativi a Telegram per sistemi operativi desktop — fotografia di Martin Ligabue, licenza CC-BY-SA 4.0

Durov ha annunciato con un post sul suo canale l’arrivo dei nuovi termini e condizioni per i client alternativi. I client alternativi che usano le API di Telegram sono moltissimi e svariati.

Uno dei più famosi è l’iraniano Mobogram che sarà costretto (insieme ad altri client) a disattivare la ghost mode, ma andiamo ad esaminare nel dettaglio cosa dicono questi ToS.

Vietato interferire

Il punto principale dei ToS è proprio questo:

1.4. It is forbidden to interfere with the basic functionality of Telegram. This includes but is not limited to: making actions on behalf of the user without the user‘s knowledge and consent, preventing self-destructing content from disappearing, preventing last seen and online statuses from being displayed correctly, tampering with the ’read‘ statuses of messages (e.g. implementing a “ghost mode”), preventing typing statuses from being sent/displayed, etc.

Significa che è vietato interferire con le funzionalità base di Telegram e parla esplicitamente di Ghost Mode.

In un suo tweet Durov ci aveva anticipato questa imposizione. Infatti diceva che Mobogram fosse poco aggiornato (e lo è, visto che si riferiva ad una “falsa” versione pubblicata sul Play Store) che questi client avrebbero dovuto rimuovere funzionalità come la Ghost Mode.

È innegabile, comunque, che Mobogram (l’app originale ma anche l’app “finta” del Play Store) non rispetti i termini con cui è condiviso Telegram perché non ha a sua volta rilasciato il codice sorgente modificato mentre la GNU GPL 2.0 parla chiaro. La stessa cosa è stata fatta da altri client iraniani.

Monetizzazione

Un’altra parte dei ToS parla di monetizzazione e dice che i developer possono monetizzare la propria applicazione attraverso annunci o in altri modi legittimi, se menzionano il tutto nella descrizione dell’app negli store.

3.1. Developers are allowed to monetize their coding efforts through advertising or other legitimate means.
3.2. If you decide to monetize your app, you must clearly mention all the methods of monetization that are used in your app in all its app store descriptions.

Come Telegram si difenderà dalle violazioni dei ToS

Gli ultimi punti dei ToS parlano chiaro:

4.1. If your app violates these terms, we will notify the Telegram account responsible for the app about the breach of terms.
4.2. If you do not update the app to fix the highlighted issues within 10 days, we will have to discontinue your access to Telegram API and contact the app stores about the removal of your apps that are using the Telegram API in violation of these terms.

Dicono che nel caso in cui un app violi in qualsiasi modo questi ToS l’accesso alle API verrà bloccato (con la revoca del token) e Telegram stessa chiederà agli store di rimuovere l’app.

Telegram ha mandato il 30 agosto 2017 una comunicazione agli sviluppatori registrati dicendo:

Ciao, nome. Stai ricevendo questo messaggio perché sei il creatore dell’app nomeapp (api_id = api_id) che utilizza l’API di Telegram. Abbiamo recentemente aggiornato i Termini di Servizio per l’utilizzo della nostra API da parte dei client di terze parti.

Per favore assicurati che la tua app sia pienamente conforme a queste regole: https://core.telegram.org/api/terms

Le app che violano i Termini di Servizio saranno rimosse dagli app store e l’accesso all’API di Telegram sarà negato.

Maggiori dettagli:
https://t.me/durov/58

Molto probabilmente i 10 giorni partono dalla data di invio dei messaggi, che sono arrivati in contemporanea a tutti gli sviluppatori registrati (almeno a quelli italiani).

Gli altri punti dei termini parlano sostanzialmente di quanto già detto: l’app non può contenere il nome “Telegram” nel nome a meno che non sia seguito dalla scritta unofficial, non potrà usare il logo di Telegram e dovrà rispettare i criteri di sicurezza.

Al momento, però, non tutti i client si sono adeguati.


Le citazioni dai termini di servizio di Telegram non rientrano sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 ma sono citati per diritto di critica e di citazione.

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Newsletter

La newsletter di Ferdinando — #1

Copia della mia newsletter, inviata ai pochi iscritti di allora

Benvenuti nella mia newsletter! In questo numero vedremo interessanti novità informatiche.

Sommario del numero:

  • La morte di Paint e di Flash Player è arrivata
  • Telegram si aggiorna alla versione 4.2
  • Creare un bot su Telegram con AltervistaBot
  • Rivoluzione francese: 14.000 immagini libere
  • Wifi.italia.it
  • Lettura informatica della settimana: Capire il copyright, percorso guidato al diritto d’autore di Simone Aliprandi
  • Chiarimenti sul Roam-Like-at-Home: state attenti!
  • Progetto Arduino: ora, data, temperatura ed umidità
  • Attacco al casinò tramite l’acquario

La morte di Paint e Flash Player è arrivata

La famosa applicazione Paint, preinstallata sui computer Windows da moltissimo tempo, verrà dismessa da Microsoft. È stato comunicato che verrà rimosso (e sicuramente non verrà più aggiornato) in un prossimo ed imminente aggiornamento. Dopo le proteste degli utenti, però, Microsoft ha deciso di trasferire la nota applicazione nel Windows Store, rendendola scaricabile gratuitamente da tutti.

Windows Paint non sparirà — La Stampa — www.lastampa.it
Microsoft tranquillizza i nostalgici, lo storico programma di disegno sarà disponibile sullo store

La storia di Paint non finisce qui perché sarà l’applicazione Paint 3D a rimpiazzarlo, secondo i piani di Microsoft. La nuova app (sempre gratuita e scaricabile dal Windows Store) consente di creare, oltre a modelli 2D, anche progetti in 3D.

Paint 3D — Windows Store

www.microsoft.com

Che tu sia un artista o desideri provare disegni, Paint 3D ti consente di liberare tutta la tua creatività e di dare vita alle tue idee. Classic Paint è stato rinnovato con un aspetto aggiornato e tantissimi nuovi pennelli e strumenti. Ora, puoi creare in ogni dimensione. Crea capolavori 2D o modelli 3D che puoi mostrare da ogni angolazione.

Flash Player, però, se la passa molto più male. Adobe ha annunciato che terminerà il supporto (e smetterà di distribuirlo) entro il 2020 ed invita gli sviluppatori a migrare le proprie applicazioni usando altre tecnologie (come HTML5 o webGL).

La nota tecnologia, usata in molte applicazioni web, ha portato guai e danni derivanti da infezioni da malware (alcune volte anche da ransomware).

La sua dismissione, quindi, è una notizia più che buona per gli esperti del settore sperando che entro il 2020 non ci sia più nessuno ad usare Flash.

Flash & The Future of Interactive Content — blogs.adobe.com

Nel frattempo potete disabilitare/disinstallare Flash seguendo la guida proposta da Paolo Attivissimo.

Ennesima falla in Flash, attacchi in corso: che fare? — attivissimo.blogspot.it

Articolo in anteprima per gli iscritti alla newsletter

Telegram si aggiorna alla versione 4.2

Ecco tutte le novità della versione 4.2 di Telegram: finalmente è stata reintrodotta, con alcune limitazioni, la possibilità di aggiungere una bio. Inoltre, per i canali con più di 100.000 membri è stato introdotto un CDN.

Tggg

Rilasciato Telegram 4.2: reintrodotte le bio, ma con alcune limitazioni — mait.tech

È uscita da poco la nuova versione 4.2 di Telegram che introduce diverse novità. Ecco qui l’articolo che le riunisce tutte basato, in parte, sull’articolo ufficiale del blog di Telegram.

Creare un bot Telegram con AltervistaBot

Creare un bot Telegram con AltervistaBot non è mai stato così semplice. La guida in (per adesso) tre puntate spiega come creare il bot, come inserire i comandi e come personalizzare il suo profilo.

Bot

Creare un bot su Telegram con AltervistaBot: parte 1 — mait.tech

Un bot di Telegram è un sistema automatizzato che ci consente di compiere qualsiasi cosa (contattare un utente, leggere informazioni ecc. ecc.). Molti canali ed utenti hanno il proprio bot personalizzato ed oggi vedremo.

Ed ecco la seconda parte:

Creare un bot su Telegram: parte 2 — i comandi del bot

mait.tech

Abbiamo visto come creare un bot su Telegram, in questo articolo (la 2ª parte) vedremo come impostare i comandi del nostro bot.

La terza parte, invece, è una video-guida alla personalizzazione del bot. La potete vedere qui:

oppure nell’articolo dedicato:

Creare un bot su Telegram: parte 3 — personalizzare il bot — mait.tech

Dopo aver creato il nostro bot con la parte 1 ed aver inserito dei comandi con la parte 2 procediamo a personalizzare la scheda profilo con la parte 3. Non avremo bisogno di modificare il codice

Rivoluzione francese: 14.000 immagini libere

Sono state rilasciate, in occasione dell’anniversario della Rivoluzione francese, ben 14.000 immagini sotto licenza libera.

Frenchrevolutionarchive4 1

14,000 Free Images from the French Revolution Now Available Online | Open Culture — www.openculture.com

It’s often said that the French Revolution (1789–1799) created the “blueprint” for all revolutions to come. Unlike any event before it, the Revolution drew its strength from ideology — an ideology that turned on the belief that France had created a radical break with its monarchical past, and would now radically re-organize itself along egalitarian and democratic lines.

Wifi.Italia.it: wifi in tutta Italia (o quasi) con una sola app

È stata rilasciata l’applicazione di wifi.italia.it che si prefigge lo scopo di far connettere ai wifi pubblici in tutta Italia con una sola app. Al momento, però, è disponibile solamente in poche zone d’Italia (tra cui Bari).

Ministeri

Il progetto WiFi°Italia°it — WiFi°Italia°it — wifi.italia.it
Il Progetto WiFi°Italia°It ha come obiettivo principale quello di permettere a cittadini e turisti, italiani e stranieri, di connettersi gratuitamente e in modo semplice a una rete WiFi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale.

Lettura informatica consigliata della settimana

La lettura consigliata di oggi è “Capire il copyright”: percorso guidato nel diritto d’autore. Il libro è scritto da Simone Aliprandi ed è distribuito, naturalmente, in CC-BY-SA.

Cover capirecopyright2 web

Capire il copyright — www.copyleft-italia.it

Con questo libro Simone Aliprandi allarga il suo ambito di competenza, parlando non più solo di copyleft ma di diritto d’autore in generale. Si tratta di un manuale sinottico pensato per gli operatori del mondo di Internet, delle produzioni culturali indipendenti e delle comunicazoni in generale, che spesso non hanno una formazione giuridica o economica alle spalle.

Chiarimenti sull’abolizione del roaming: state attenti!

In questo articolo Simone Aliprandi ci svela alcune informazioni importanti sul Roam-like-at-home. Bisogna stare attenti ad ulteriori limiti che ci sono imposti dagli operatori telefonici.

La farsa dell’abolizione del roaming: se poi gli operatori applicano altri balzelli…

aliprandi.blogspot.com

Per altre informazioni potete leggere il mio articolo in questione.

Progetti Arduino: termometro + orario

Vi presento un mio piccolo progetto realizzato con Arduino. Il display LCD mostra data, ora e subito dopo (grazie ad un apposito sensore) temperatura ed umidità.

Qui trovate la guida su come collegare il sensore di temperatura e la guida al codice da impostare:

11. Temperatura e Umidità DHT-11 — PROGETTI ARDUINO — www.progettiarduino.com

Attacco al Casinò tramite l’acquario

Vi consiglio di leggere questo articolo che ci spiega come un solo sistema vulnerabile in una rete (soprattutto se IoT) possa causare molti danni e consentire a malintenzionati di accedere al alla rete intera.

Attacco informatico al casinò tramite…. l’acquario? — attivissimo.blogspot.it

Grazie mille per aver letto la mia newsletter, se vi è piaciuta condividetela! Al prossimo numero.


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Rilasciato Telegram 4.2: reintrodotte le bio, ma con alcune limitazioni

La versione 4.2 di Telegram introduce diverse novità.

Ecco qui l’articolo che le riunisce tutte basato, in parte, sull’articolo ufficiale del blog di Telegram.

Telegram come Snapchat e ritornano le Bio

È stata introdotta la possibilità di inviare foto e video con autodistruzione come su Snapchat, è stato ridisegnato e migliorato il photo editor ma soprattutto è stata re-introdotta la possibilità di inserire una breve biografia. Infatti, come testimonia questa guida scritta da OpenTelegramItalia, era possibile già in passato (ma in un modo più complicato) impostare una propria bio. Questa bio apparirà anche nella propria scheda profilo online (su link t.me/username) introdotta da poco per canali e bot (e con questo aggiornamento per gli user).

Ci sono delle limitazioni, però. Infatti, il numero massimo di caratteri è di 70. Paradossalmente, il numero massimo di caratteri per il nome ed il cognome è di 256 (molto più alto della bio!).

Inoltre, @TGbeta (canale autorevole su Telegram) comunica che eventuali username inseriti nelle proprie bio e nelle bio dei bot non saranno cliccabili su Android e iOS mentre gli username nelle bio dei bot (e solo quelli) saranno cliccabili su Telegram Desktop e sull’edizione specifica per macOS.

Messaggio di @TGbeta © @TGbeta, immagine NON sotto CC-BY-SA, di proprietà esclusiva dell’autore. Utilizzo in fair use

CDN: download più veloci

Un’altra novità introdotta dall’aggiornamento è un Content Delivery Network per i canali con più di 100.000 membri. Attraverso questo sistema, il cui funzionamento è stato descritto da Telegram in questo articolo dedicato, i contenuti (immagini e video) saranno scaricati più velocemente. Infatti, un CDN ha vari nodi distribuiti in tutto il mondo che consentono di raggiungere più velocemente l’utente e che evitano il sovraccarico di richieste per il server principale.

Una di questi nodi sarà posizionato in Iran perché è uno dei Paesi con i canali più grandi. I server rimarranno dove stanno.

One more thing, come diceva Steve Jobs e come ora ha detto Durov, la barra degli sticker è stata allargata.

Rapido rilascio dei sorgenti

Ogni aggiornamento Telegram deve rilasciare il codice sorgente delle varie edizioni dell’applicazione per consentire agli sviluppatori terzi (quelli che creano i cosiddetti client alternativi) di aggiornare anche le loro applicazioni. Purtroppo, molto spesso Telegram rilascia i codici sorgenti con molto ritardo ritardando, di conseguenza, l’aggiornamento degli altri client.

Ebbene, in questo caso i sorgenti sono stati rilasciati poco prima del rilascio dell’aggiornamento (come detto nel commento al rilascio su Github).


Pubblicato originariamente su mait.tech dal sottoscritto il 20 luglio 2017, il blog è stato chiuso di recente per ragioni che vi spiegherò in un post successivo.

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Ricevere le email su Telegram con IFTTT

In questa guida impareremo a ricevere la nostra posta elettronica direttamente su Telegram attraverso il bot IFTTT

Requisiti

  • Account di posta elettronica Gmail (Google) oppure inoltro automatico attivo su account Gmail
  • Bot IFTTT su Telegram attivato e configurato

Attenzione: se avete un account di posta con un altro provider (come Microsoft, Virgilio, Libero o mail su proprio server) non sarà possibile ricevere le email su Telegram a meno che non si imposti l’inoltro automatico sulla propria casella Gmail.

Procedimento

  1. Aprire l’app oppure il sito di IFTTT, poi selezionare il + o cliccare sul proprio nome, aprendo il menu a tendina e cliccando New Applet
In alto a destra selezioniamo “new applet”

2. Cliccate il grande + vicino a this, nella schermata successiva cercate Gmail nella barra di ricerca e selezionatelo

Selezionate Gmail

3. Una volta selezionato Gmail, se non avete ancora connesso il vostro account, cliccate su Connect

Se l’account non è stato ancora connesso, selezioniamo “Connect”.

3bis. Nella finestra successiva accedi a Google inserendo email e password o seleziona il tuo account o, ancora, salta questo passaggio se hai già effettuato l’accesso

Nel mio caso, ho già effettuato l’accesso e devo selezionare l’account

3ter. Nella finestra successiva, clicca Consenti per collegare IFTTT alla posta elettronica

Clicca il tasto blu

4. Ritorna nella finestra di IFTTT. Qui potrai scegliere la soluzione più adatta a te. In questa guida sceglieremo di inoltrare tutte le mail a Telegram, ma potrete anche scegliere un criterio. Procedete alla scelta di Any new email in inbox se desiderate che arrivino tutte le email.

In questa guida procederemo con il selezionare l’ultimo riquadro a destra della prima fila

5. Adesso, ritorneremo alla schermata iniziale. Premiamo il grande + vicino a that. Poi cerchiamo e selezioniamo Telegram

Scegliamo Telegram

6. Nella schermata successiva clicchiamo Send Message

Selezioniamo il secondo riquadro, “Send Message”

7. Nel menu di configurazione (la schermata che appare cliccando il riquadro) impostiamo i parametri. Di seguito i parametri che consiglio di impostare

Target Chat: Private Chat with @IFTTT
Message Text:
<b>Nuova Email!</b>
Da: {{FromAddress}}<br><br>
Oggetto: {{Subject}}<br><br>
Allegati: {{FirstAttachmentFilename}} {{FirstAttachmentPrivateURL}}
Data: {{ReceivedAt}}<br><br>
{{BodyPlain}}
Include web page preview?: Yes

Una volta configurati i parametri come preferiamo (quelli sopra sono quelli suggeriti), clicchiamo Create action.

Fatto!

8. Nella schermata successiva, disattiviamo Recive notifications when the applet runs (togliamo la spunta) e clicchiamo Finish.

Mi raccomando a togliere la spunta se non volete fastidi 🙂 Premiamo Finish

9. Finito! Il nostro applet è pronto e riceveremo le prossime mail in Telegram tramite il bot IFTTT (che deve essere attivato e collegato all’account IFTTT con cui abbiamo creato l’applet).

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Aumentare il volume della suoneria quando si torna a casa con IFTTT

Avete sempre voluto evitare questo passaggio? Grazie ad IFTTT procederà tutto in automatico

In questa guida impareremo a far aumentare automaticamente la suoneria ogni qual volta il nostro telefono si connette ad una determinata rete Wireless (quella di casa o dell’ufficio, ad esempio).

Requisiti:

  • Rete Wi-Fi
  • Smartphone Android con Wi-Fi attivo e collegamento automatico
  • App IFTTT installata

Procedimento

  1. Aprire l’app oppure il sito di IFTTT, poi selezionare il + o cliccare sul proprio nome, aprendo il menu a tendina e cliccando New Applet
In alto a destra, selezionare “New Applet”

2. Cliccate il grande + vicino a this, nella schermata successiva cercate Android Device nella barra di ricerca e selezionatelo

Scegliere “Android Device” che corrisponde ad un’interazione con un dispositivo Android.

3. Scegliete, nel menu che si presenta, il riquadro con scritto Connects to a specific Wi-Fi network

Scegliamo il terzo riquadro da sinistra

4. Inserite nella pagina che si presenta l’SSID (il nome) della rete Wi-Fi che preferite (una volta connessi a quella, verrà aumentato il volume della suoneria) Il nome va inserito correttamente rispettando maiuscole e minuscole.

Inseriamo esattamente e correttamente, con attenzione, includendo maiuscole, minuscole, spazi e trattini, il nome della nostra rete wi-fi che vogliamo che faccia “scattare” il meccanismo

5. Cliccate Create trigger. Nella schermata successiva selezionate il + vicino a that. Cercate sempre Android Device come prima e selezionatelo

Stessa identica cosa

6. Nella schermata che appare, selezionate Set ringtone volume

Sarebbe il primo riquadro della seconda colonna

7. Una volta cliccato sul riquadro IFTTT chiederà di indicare il volume desiderato della suoneria. Noi abbiamo indicato 100%, voi selezionate quello che preferite.

Dal menu a tendina possiamo selezionare diversi volumi, scegliete voi quello più adatto alla vostra situazione

8. Cliccate Create action e poi Finish. Prima di cliccarlo vi consigliamo di disattivare (togliere la spunta) a Receive notifications when this Applet runs.

Togliamo la spunta per evitare problemi ed infine clicchiamo “Finish”

9. Abbiamo finito! L’applet funzionerà sui telefoni Android dove è stata installata l’app IFTTT ed è stata connessa con il nostro account.

Per ottenere l’effetto inverso (diminuire il volume quando ci si disconnette dalla rete Wi-Fi di casa) basta scegliere al passaggio 3 Disconnects from a specific Wi-Fi network ed al passaggio 7 modificare il valore impostando 0%. Si possono trovare molte altre combinazioni


Originally published at telegra.ph on December 29, 2016 per conto di OTI NETWORK. Licenza CC-BY-SA 4.0