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Informatica

LinkedIn vuole vedere quali sono i dispositivi vicini anche quando l’app non è in esecuzione

Una nuova versione di LinkedIn per iOS richiede l’autorizzazione all’utilizzo del Bluetooth per vedere quali sono i dispositivi vicini anche quando l’app non è attiva.

Un informatico, Rik Ferguson, ha condiviso l’immagine della richiesta su Twitter.

Un altro utente ha postato una versione della stessa richiesta in un’altra lingua:

Sembra che le richieste appaiano dopo l’aggiornamento 9.1.25 che aveva come changelog “Correzioni di bug e miglioramenti”.

Nel frattempo, LinkedIn ha dichiarato ad El Reg:

“In order to help our members more easily connect with one another, we’re exploring an opt-in “find nearby” feature that will help them find other members nearby. This will be an opt-in experience and members will have control of when their location is used for this feature. A prompt to enable Bluetooth on our iOS mobile app went out in error to a small group of LinkedIn members. We are working on a fix immediately and we apologise for any confusion.”

La modifica servirebbe, quindi, per attivare una funzione chiamata “find nearby” (cioè trova [amici] vicino [a te]). La richiesta di utilizzare il Bluetooth sarebbe stata mostrata per errore ad un piccolo gruppo di utenti LinkedIn.

Rik Ferguson non è però d’accordo:

Infatti, dopo queste dichiarazioni sarebbe stato rilasciato un nuovo aggiornamento con lo stesso changelog del precedente che molto probabilmente elimina la richiesta di utilizzo del bluetooth.

Ricordo che LinkedIn è diventata una società di Microsoft e che si prospetta un aggiornamento dei termini e condizioni di servizio.

Fonte aggiuntiva: The Register

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Informatica

Uber riesce ad identificare i telefoni anche dopo che l’app è stata disinstallata

Attraverso una pratica, chiamata fingerprint, UBER poteva identificare i telefoni iOS individualmente, anche dopo che l’app fosse stata disinstallata (o dopo che il telefono fosse stato resettato). Questo tipo di pratica è vietato dall’azienda di Cupertino ed in un incontro con il CEO di Uber, Tim Cook ha minacciato di rimuovere l’applicazione dallo store.

Localizzando la posizione dei quartieri generali della Apple avevano impedito, modificando il codice, che i dipendenti Apple venissero a conoscenza della cosa ma la violazione delle regole è stata comunque scoperta.

Comunque, Uber ha smesso di continuare a tracciare gli utenti proprio perché minacciati da Apple stessa.

Free-license Image: http://freestocks.org/fs/wp-content/uploads/2016/01/uber_iphone_app.jpg

Fonte: The Verge