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Non tanto live

A live stream concert. Ma certamente.

Come potete vedere dall’immagine, stasera a partire dalle 21 era previsto un concerto di Mika in live streaming per aiutare il Libano in seguito alla recente tragedia.

Ho però potuto apprendere a mie spese che il significato di live streaming, il quale mi sembra abbastanza chiaro ed inequivocabile, è sconosciuto a Mika e al suo entourage.

Leggendo durante la promozione dell’iniziativa live streaming e termini simili sembrava lecito supporre infatti che il concerto avvenisse nel momento stesso della trasmissione.

Ciò sembrano averlo pensato anche i commentatori su YouTube quando, esattamente come me, si sono visti davanti al posto di una diretta live, per l’appunto, questa scena.

È un video, un semplice video dalla durata di 1 ora, 35 minuti e 51 secondi, un comunissimo e normalissimo video: insomma proprio il contrario di live streaming.

Evitando le facili battute sul fatto che questa sia una situazione da articolo 640 del codice penale dato che comunque i ricavati dovrebbero essere destinati a scopi caritatevoli, mi sembra che non sia molto corretto da parte dagli organizzatori indurre in errore i consumatori lasciando loro credere che si trattasse di un evento in live broadcasting. Il fatto che si tratti di beneficenza non cambia poi molto.

Mi dispiace molto anche che a chi ha ideato questo show che lascia con l’amaro in bocca sia sconosciuta l’esistenza di un fantastico tool per dirette live e col quale avrebbero anche potuto mettere in piedi questo giochetto in un modo più credibile, volendo. Si tratta di Open Broadcast Studio, un software gratuito e open source, ma sono sicuro ne esistano molti altri anche a pagamento e professionali. Oltre al danno la beffa, insomma.

Livestream ticket dal costo di 10 euro. Mi sembra molto chiaro anche il significato di livestream ticket.